Abbinamenti cibo e tè, un mondo da scoprire

Il tè abbinato al cibo può essere una buona alternativa alla consueta acqua, o addirittura al vino o altre bevande alcoliche che non sempre possono essere consumate da tutti durante un pranzo o una cena.
Ormai sappiamo che il tè può fare parte di diversi momenti della nostra giornata, oltre alla colazione e alla classica merenda.
Infatti è sempre meno raro trovare tè proposti in abbinamento a cibi salati o a veri e propri pasti completi. Inoltre, nella Box di Teatips, ogni tè viene raccontato anche attraverso i suoi sapori e le modalità in cui potrebbe essere abbinato ai cibi.

Come abbinare tè e cibo

Abbinando un cibo a una bevanda, dobbiamo cercare di mantenere un equilibrio tra i sapori. Non possiamo quindi scegliere un vino rosso e corposo se stiamo mangiando della carne bianca o del pesce.
Questo principio vale anche con il tè.
Di tè ne esistono tanti, tutti diversi tra loro perché sono diverse le modalità in cui vengono lavorati e quindi prodotti.
Se vogliamo organizzare un brunch, in occasione del quale prepariamo bacon, uova, french toasts e in generale cibi salati e molto saporiti, la scelta ideale si sposta verso i tè neri.
Questi, in particolare i tè neri di India, Sri Lanka e Malawi possono risultare adatti in abbinamento a sapori molto forti. In particolare alcuni di loro presentano note agrumate, come un English Breakfast o un Small Farmers Second Flush del Darjeeling.
Se invece vogliamo optare per una versione vegetariana o vegan del brunch, ad esempio adottando il tofu al posto della carne o delle uova, i tè neri di cui sopra potrebbero essere troppo forti. Allora sarebbe il caso di scegliere un tè verde, magari un Genmaicha giapponese, che aggiunge un'ulteriore nota tostata data dai chicchi di riso. Anche un oolong poco ossidato come uno Yingxiang di Taiwan potrebbe abbinarsi a questa soluzione più delicata e vegetale.
Lo stesso vale per i pranzi e le cene. L'ideale è cercare di individuare la caratteristica principale del cibo e trovare il tè che sia in grado di non nasconderla. Un risotto ai funghi, per esempio, è ottimo abbinato a un tè post-fermentato, come il Pu'Er; così come un tè verde profumato al gelsomino è l'ideale accanto alla carne di maiale o a una porzione di sushi.

Bere tè durante i pasti

Bere tè mentre si mangia può anche aiutarci dal punto di vista fisico, supportando la nostra digestione. Infatti in Giappone tè verdi a basso contenuto di caffeina come Hojicha, Genmaicha e Kukicha sono i perfetti alleati per non sentirsi subito sazi dopo un pranzo a base di tempura.
In generale, il tè ci fornisce un buon apporto di liquidi e grazie alla presenza della caffeina, velocizza il metabolismo.

Cosa bere al posto del vino

La moda degli ultimi tempi sembra essere quella di bere il tè dal calice. Molte sale da tè stanno adottando questo tipo di servizio, soprattutto considerando la quantità di igienizzante per mani che utilizziamo tutti i giorni. L'odore di questi prodotti potrebbe fortemente alterare la nostra percezione olfattiva e gustativa del tè, se bevessimo tenendo le mani vicino al naso. Il calice aumenta invece la distanza, portandoci a concentrarci esclusivamente sull'aroma del tè.
In questo modo il tè può diventare un sostituto del vino durante i pasti, magari durante un aperitivo o una cena.
I tea bouquet possono essere messi in infusione direttamente nel calice, la cui forma permette al fiore legato alle foglie di tè verde di aprirsi e rilasciare il proprio sapore nell'acqua.
I First Flush del Darjeeling o del Sikkim sono perfetti se gustati in calice: ne possiamo apprezzare le note moscate e nettarine, soprattutto a caldo. Ma anche se vengono preparati a freddo, posso essere serviti in questo modo, donando ulteriormente freschezza all'evento che stiamo organizzando.